mercoledì 11 marzo 2009

Follia

Follia



Etimologia: la parola follia deriva dal latino "fōllu(m)", dal significato di "testa vuota".


Dal latino....


Il dizionario IL 1972:


follis, is, m., mantice, palla, pallone, borsa (per denaro), cuscino
insania,ae f.s. I decl.n.s. I décl.s. f. I decl.
1 (come malattia) pazzia, demenza, infermità mentale
2 (come comportamento dissennato) insania, follia, frenesia, furore
3 eccesso, stravaganza, dissipazione, lusso eccessivo
4 (poet.) furia, esaltazione.


fŭrŏr, is sostantivo s. m. III decl.n. m. III décl.s. m. III decl.
1 pazzia, follia, furore, demenza, insania, delirio, smania
2 ispirazione poetica, furore profetico, estro artistico
3 rabbia, ira, collera
4 sedizione, rivolta, ribellione, tumulto
5 desiderio sfrenato, passione violenta, delirio amoroso
6 ardore bellicoso
7 (detto di fenomeni atmosferici) furia della tempesta, impeto delle onde
8 Furor, il Furore, personificata come divinità.


...all'italiano


Il “Garzanti” 2003 riporta i seguenti significati:


Follia [fol-lì-a]s. f.

1 pazzia, alienazione mentale: essere in preda alla follia ' follia collettiva, fenomeno di esaltazione di massa spinto fino a manifestazioni di violenza, fanatismo e sim.
2 sconsideratezza, stoltezza (fino) alla follia, perdutamente, appassionatamente: amare qualcuno alla follia.
3 azione sconsiderata, degna di un pazzo: è stata una follia guidare in quelle condizioni; follie di gioventù fare follie per qualcosa, per qualcuno, desiderarlo ardentemente, esserne pazzo fare follie, folleggiare.
4 (mus.) tipo di melodia portoghese di carattere grave e severo, in tempo ternario, diffusosi nella musica strumentale dei sec. XVI e XVII come tempo di danza o come tema per variazioni.


Il Dizionario “Zingarelli” 2008 riporta invece:


Follia [da folle; av.1250] s.f.

1(gener.)stato di alienazione mentale, pazzia, demenza f. collettiva esaltazione di massa portata al parossismo (est.) mancanza di raziocinio, sconsideratezza Amare qualcuno alla f., fino alla f., perdutamente.
2 atto sconsiderato, temerario, avventato fare follie, darsi alla pazza gioia, divertirsi in modo sfrenato Fare follie per qualcuno o qualcosa, desiderare oltre ogni ragionevole limiteF.!, si dice per commentare ciò che è illogico, stravagante.
3(mus.) antica danza di origine portoghese piuttosto movimentata, diffusa spec. In Spagna, anche come parte di spettacoli teatrali nella musica barocca, melodia di carattere sostenuto e tempo ternario, derivata dalla danza e usata come basso di variazione strumentali, spec. violinistiche.


Curiosità


L'intero romanzo “Elogio della follia” di Erasmo da Rotterdam, composto dall'olandese nel 1509, venne dedicato ad un caro amico dell' autore: Tommaso Moro.
Il cognome stesso di quest'ultimo richiama appunto il termine greco µωρία (leggi moria = pazzia, follia).
Interessante è inoltre lo sviluppo della parola nel corso dei secoli. Follus (folle), venne infatti sostituito dagli antichi con: fàtuus, stùltuus, insànuus. Questi appellativi descrivevano un uomo di testa vuota di senno; entrò così nel linguaggio comune, presa la similitudine, ad indicare la leggerezza di tale corpo rotondo.

Per approfondimenti vedi http://www.etimo.it/?term=folle.



Tania Monteriù

sabato 28 febbraio 2009

Articolo

Articolo


Etimologia: lat. "articulum" articolazione, deriva da artus "arto"

Dal latino...

articolazione "articulus, i"; capitolo di uno scritto "caput, capitis"; breve scritto " scriptum, i"; termine grammaticale "articulus,i"; oggetto (nel linguaggio commerciale) "merx,mercis"; "genus, generis"; "res,rei"

Dal "Il" Castiglioni-Mariotti

...all' italiano

1 termine grammaticale, elemento del sistema linguistico che si associa a un sostantivo o ad un'altra parola sostantivata per indicare la determinatezza o l'indeterminatezza della cosa designata. Articolo determinativo, quello che in italiano ha la forma di il,lo,la,i,gli,le; articolo indeterminativo, quello che ha forma di un,uno,una; articolo partitivo che ha le forme di del,dello,della,dei,degli,delle.
2 Ciascuna delle parti, corrispondente alla trattazione di un argomento, in cui sono suddivisi leggi, decreti, regolamenti ecc...
3 Scritto destinato a un giornale o a una rivista: articolo di fondo, posto in prima pagina; aritcolo di spalla, quello stampati a destra in alto per essere notato più facilmente; articolo di terza pagina, dedicato ad argomenti culturali.
4 Oggetto in vendita, prodotto: articolo sportivo, da regalo, da bagno ecc...
5 Istante, momento

Il dizionario "De Mauro" riporta anche:

1 Parte variabile del discorso che precede il sostantivo e si accorda con esso per genere e numero.
2 Ciascuna delle suddivsioni di un regolamento, di una legge, di un contratto ecc...
3 Argomento, principio fondamentale di una dottrina, di una religione ecc...
4 Scritto di un giornale, rivista e simile su un determinato argomento: a. di attualità, di economia, di sport
5 Tipo di oggetto in commercio: articoli sportivi
6 Voce di un dizionario, di un'enciclopedia
7 Momento, circostanza: in a. di morte, in punto di morte
8 a) Articolazione, giuntura b) Suddivisione secondaria di un segmento non fornita di muscolatura propria

Alessia Marigliani

martedì 20 gennaio 2009

Curriculum Vitae

Etimologia: Voce lat.; abbr. della loc. curricu°lum vi¯tae 'carriera della vita', che talora si usa in it. anche in forma estesa; deriv. di curre°re 'correre'

da “Garzanti

Dal latino…

Curriculum: corsa, gara, corso.
Curro, is, cucurri, cursum, ere: correre, accorrere

da “IL; Castiglioni-Mariotti

…all’italiano

[vc. lat., propr. ‘carriera della vita’; 1892]
Carriera scientifica, burocratica o accademica di una persona: avere un brillante curricolo Resoconto sommario delle varie fasi della carriera di una persona, solitamente allegato a domande di concorso, assunzione e sim.: inviare un dettagliato curricolo Insieme degli avvenimenti principali della vita di una persona. Forma abbreviata: Curriculum

da “lo Zingarelli - Zanichelli

1 la carriera degli studi, dell'attività professionale o scientifica di una persona; il resoconto scritto delle tappe principali di questa attività: avere un brillante curriculum; alla domanda di concorso va allegato il curriculum
2 (pedag.) sequenza di obiettivi che, sulla base di una determinata programmazione, ci si propone di raggiungere entro un certo arco di tempo.

da "Garzanti"

NOTE E APPROFONDIMENTI

In educazione, per curriculum si intende l'insieme dei corsi e dei loro contenuti, offerti da una istituzione quale una scuola o un'università. In particolare, il curriculum vitae et studiorum (più comunemente Curriculum Vitae oppure, semplicemente, curriculum, talvolta abbreviato in CV), che tradotto dal latino significa corso della vita (e degli studi), è un documento redatto al fine di presentare la situazione personale, scolastica e lavorativa di una persona. Curriculum è una parola latina acquisita nella lingua italiana, derivata da currere, "correre".
Data la derivazione della lingua italiana dal latino, il plurale di curriculum è curricula, derivante dal costrutto del plurale proprio della lingua latina.
Un curriculum vitae viene di solito compilato nell'ambito della ricerca del lavoro, ovvero quando si cerca il primo o un diverso lavoro. Spesso il curriculum vitae è infatti la prima fonte informativa in base alla quale un datore di lavoro o un selezionatore decide se è interessato ad esaminare un candidato per valutarne l'assunzione. Per questo motivo, il CV è un documento tanto importante, che andrebbe redatto con la massima cura (al fine di evitare gli errori e per renderlo di facile e veloce consultazione) ed avendo presenti, di volta in volta, le esigenze della persona che lo leggerà.
Il videocv o videocurriculum è una nuova evoluzione del CV e consiste in una video presentazione, solitamente a disposizione su un sito web, che mostri le principali conoscenze e competenze; il fatto che sia online permette una più veloce veicolazione del curriculum. I primi videocurricula sono stati girati in Brasile nel 2005 e successivamente anche in Canada e Francia. In Italia si è diffuso dal 2008.

da “Wikipedia

Pierpaolo Catania

Eroe

Eroe



Etimologia: Dal lat. hero¯e(m), dal gr. héro¯s -o¯os.

Il dizionario on- line http://www.etimo.it/ riporta:

Così chiamavasi presso gli antichi coloro che creduti nascere da una divinità e da un uomo ,per forza prodigiosa e per gran numero di illustri imprese divenivano celebri,ed ai quali dopo morti presta vasi onori divini,quali semidei.poi valse uomo illustre e fuor dal comune per valore e per straordinarie imprese di guerra,ed anche per esercizio di grande virtù
Deriv. Eroessa ;eroico;eroicità;eroicizzare;eroismo

Dal latino...

Il dizionario “Le Monnier” riporta:
heros ,herois.m.- semidio ,eroe mitico
Fortissimus vir,fortissimi viri. –uomo valoroso


...all' italiano

Il dizionario “Le Monnier” riporta:

Persona di eccezionale virtù che si impone all’ammirazione di tutti
Protagonista di una vicenda narrativa e drammatica

“Il Garzanti” riporta:

1 nelle civiltà primitive, figura mitica, essere eccezionale al quale la comunità attribuisce imprese prodigiose nel mito classico, uomo nato da una divinità e da un mortale, dotato di eccezionali virtù e autore di gesta leggendarie
2 chi dà prova di straordinario coraggio e abnegazione, spec. in imprese guerresche; chi si sacrifica per affermare un ideale: morire da eroe; un eroe della libertà, della fede l'eroe dei due mondi, per antonomasia, G. Garibaldi (1807-1882) eroe da palcoscenico, da operetta, da poltrona, si dice di chi si atteggia a eroe senza averne le qualità fare l'eroe, si dice di chi si assegna compiti e sacrifici insostenibili, o anche di chi va incontro a rischi e pericoli senza una reale necessità sentirsi un eroe, credersi capace di imprese eccezionali, oppure credere di averne compiute
3 protagonista o figura di spicco di un'opera letteraria, musicale, cinematografica e sim.: l'eroe romantico; Pinocchio, l'eroe di Collodi il nostro eroe, il protagonista dell'opera di cui si sta parlando
4 (scherz.) chi in una data circostanza o in un dato momento risulta o si pone al centro dell'attenzione: l'eroe della festa; è l'eroe del giorno,del momento.

Wikipedia” riporta:
L'eroe, nell'era moderna, è il protagonista di uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune.

sabato 17 gennaio 2009

Amare

Amare

Etimologia : dal latino “amàre” per “camare”. “Ka, kam“ desiderare amare, onde “kam-ami” amo, kam-a desiderio…I latini con questa parola intendevano significare un trasporto quasi involontario, una veemenza ed ardenza di passione quasi impensata, un sentimento più animalesco che umano, laddove per segnare la differenza tra l’amore dell’istinto e quello della ragione, avevano la parola “diligere”, che ha in sé gli stessi elementi e la stessa prudenza dell’”eleggere”(v.diletto). Oggi la parola amore è più comprensiva, ma adoperata sola ha la preferenza in senso nobile e santo.

Dal latino…

amo, as, avi, atum, are, 1 con. tr.
1- amare (con una certa intensità).
2- amare, essere innamorato.
3- amare, compiacersi di, essere solito fare.

In latino il sifnificato di “amare” era reso tramite:

1- amo, as, avi, atum, are trans. (amare intensamente).
2- diligo, is, lexi, lectum, ère trans. (amare teneramente).
3- cupio, is, ivi o ii, itum ère (amare nel senso di desiderare).
4- delector, aris, atum sum, ari trans. pass. (dilettarsi).
5- malo, mavis, malui, malle trans. (amare meglio, preferire).

"Il" Castiglioni -Mariotti (terza edizione)

...all'italiano

v. tr.
1- Nutrire profondo affetto, voler bene /sentire
( http://www.garzantilinguistica.it/index.html )

amàre v. 1ª tr. (Ind. pres. àmo)
1- Nel sign. più esteso, voler bene a qualcuno, provare affetto, amore per qualcuno.
2- Essere innamorato.
3- Avere caro, preferire, desiderare, prediligere.
4- Fig. si dice di piante e di animali cui sono necessari certi ambienti, certe condizioni climatiche, ecc…
5- Con costruzione riflessiva per indicare azione reciproca, volersi bene.
Il "Dizionario Garzanti" riporta:

Amare [a-mà-re] v. tr.
1- Nutrire profondo affetto, voler bene, sentire propensione, attaccamento per qualcosa.
2- Provare inclinazione affettiva e attrazione fisica per qualcuno.
3- Nutrire un sentimento religioso di amore, di carità.
4- Mostrare inclinazione istintiva.


Vanessa Lalli

lunedì 12 gennaio 2009

Gentilezza

Gentilezza

Etimologia latina: dal latino "gentilem" ,"appartenente a qualche gens, famiglia patrizia".

Dal latino…

Il vocabolario Castiglioni Mariotti(3°edizione) riporta i seguenti significati:
Gentilis,e agg.
1- Della stessa stessa gente,stirpe,famiglia.
2- Che appartiene a uno stesso paese,nazionale,patrio.
3- Appartenente a una specie.
4- Pagano
5- Chi è della stessa stirpe,parente,omonimo,compatriota.

...all'italiano

Il vocabolario Zanichelli per il termine gentilezza riporta quattro significati:

1- Qualità di chi,di ciò che è gentile.
2- Atto,espressione,comportamento gentile.
3- Raro,oggetto fine,ben lavorato e di lusso.
4- Nobiltà.

Il vocabolario Garzanti ne riporta due:

1- L'essere gentile.
2- Atto, parola gentile.


Altre annotazioni:

Il dizionario antico(http://www.tlio.ovi.cnr.it) riporta le seguenti occorrenze:

Bonagiunta orb.(ed. Parducci),XIII m. (lucch), Ball.5 Fermamente intenza,63,pag 78.
Guinizelli(ed.Contini),a.1276(tosc.),4.36,pag 462
Dante,Vita nuova,c. 1292-93,cap.26,parr 10-13.8,pag 120
Guittone.lettere in prosa,a. 1294 (tosc.),40 pag 450.12
Andrea Cappellano volg.,a. 1372(fior),L.1,pag. 55.5





Chiara Gori

mercoledì 31 dicembre 2008

Disastro

Etimologia: Disastro è una parola di origine latina, composta da “dis”, che ha valore peggiorativo, e dal termine “astro”, che indica l’influsso sugli eventi un tempo attribuito agli astri; letteralmente è “il contrario degli astri”, contro le leggi del quotidiano

Dal latino...

calamitas, atis, f.


...all'italiano

Sciagura che provoca perdite gravi di beni materiali o di vite umane; generic. Danno irreparabile; catastrofe morale o economica; alterazione dell'equilibrio ambientale, con esiziali conseguenze; iperb. Di cosa o persona i cui difetti sono tanti e così gravi da far cascar le braccia o disperare;


Devoto Oli


[comp. di dis- (1) e astro, nel senso di ‘cattiva stella’; sec. XIII]
s. m.
1 Disgrazia, incidente di notevoli proporzioni che provoca la morte di molte persone e gravi danni alle cose: disastro ferroviario, aereo; recarsi, accorrere, sul luogo del disastro; un disastro ha colpito la città. SIN. Calamità, sciagura.
2 (est.) Danno rilevante e irrimediabile: la crisi economica fu un disastro per tutti; fame, malattie, disastri d’ogni genere (MONTALE) │ (fig.) Disordine, grande confusione: questa stanza è un disastro │ (fig., colloq.) Fallimento totale: la sua iniziativa si è risolta in un disastro; la mia interrogazione? un disastro!
3 (fig.) Persona inadatta, incapace, che non riesce a combinare nulla di buono: la nuova cameriera è un disastro │ Persona, spec. bambino, eccessivamente vivace e rumorosa: quel disastro di tuo figlio.
SFUMATURE:
disastro - disgrazia
• Disastro è una sciagura che arreca danni gravissimi alle persone o alle cose. Significato molto prossimo ha la parola disgrazia, che però suggerisce l’idea che a determinare l’evento negativo sia stata la sorte avversa.
SFUMATURE ➢rovina, tracollo

Zanichelli


Altre informazioni

Traduzione greca: συμφορά, -ᾶς, ἡ

La parola disastro può essere usata anche in senso lato, per esempio: il professore dice al suo alunno: “il tuo tema è un disastro”


Eugenio Caredda